Un forte tributo alla tradizione: è SineTempore, la cucina che Gabriele Centazzo ha disegnato per Valcucine. Una cucina che testimonia come il futuro del Made in Italy passi attraverso le antiche tradizioni e le tecniche di una volta. Ecco quindi che tornano la pirografia, l’intarsio, l’intaglio e il mosaico – chiamati a ornare le superfici in legno – e la bocciardatura per le superfici degli schienali del piano di lavoro. SineTempore è un arredo cucina che profuma di storia ma anche di sostenibilità, grazie alla sua lunga durata, perché è dalla durevolezza nel tempo che la sostenibilità passa. Le lavorazioni artigianali sono infatti funzionali alla durata estetica, in quanto più un oggetto è personalizzato e ricco di dettagli realizzati a mano, più ci si innamora e lo si vuole tenere con sé. Le ante di SineTempore sono finite in olmo tattile, le superfici di lavoro sono in marmo o porfido, le strutture e le scaffalature in massello di olmo con incastri a pettine o a tenone (tipo di incastro che si accoppia con il suo equivalente vuoto). Abbinata alla cucina, una tradizionale cappa in rame con scocca a trapezio o una più moderna alternativa: la P20 in acciaio. Tra le antiche tecniche che la cucina di Centazzo utilizza vi sono la bocciardatura – lavorazione che dà agli elementi lapidei a vista una superficie leggermente corrugata - l’intaglio – antica tecnica artistica per la realizzazione di ornamenti in incavo o in rilievo su superfici lignee -, l’intarsio – decorazione che nasce dall’accostamento di piccoli pezzi in legno o altri materiali di colori diversi – e la pirografia, tecnica d’incisione che si ottiene utilizzando punte di ferro arroventato su legno, sughero, cuoio o su altre superfici.
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